Più dura di così, la Rousseff non poteva essere e non è un caso che proprio il Brasile sia l’accusatore più accanito. Il real è la divisa che più ha risentito degli squilibri monetari dell’ultimo anno. Con i tassi d’interesse più alti tra i Paesi del G-20 (oggi al 9,75%, ma fino ad agosto erano ancora al 12,5%), il Brasile ha attratto fiumi di capitali, pagati con una volatilità del cambio che sta complicando lo sforzo della Banca centrale di raffreddare l’inflazione.
La lunga «Dichiarazione di Delhi» al termine del vertice, se pure non ha (né potrebbe avere) i toni polemici scelti dalla Rousseff, è altrettanto chiara nei contenuti: «L’eccessiva liquidità generata dalle politiche aggressive varate dalle banche centrali per stabilizzare le loro economie si è riversata sui mercati dei Paesi emergenti, causando una volatilità eccessiva dei flussi di capitale e dei prezzi delle commodities». Di qui l’esortazione ai Paesi avanzati «ad adottare politiche finanziarie ed economiche responsabili, a evitare di generare eccessi di liquidità e a intraprendere riforme strutturali in grado di creare crescita e occupazione».
di Gianluca Di Donfrancesco – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/Bms8X
http://www.youtube.com/watch?v=cSP5G89QhOk ritengo questo video interessante,non so se essere felice o preoccupato dal fatto che il presidente del parlamento europeo concordi con lo studente
Purtroppo la ragione non basta … ecco perchè servono le rivoluzioni !